Carta dei Servizi

Scopi

  • contrastare la violenza in ogni sua forma, in particolar modo la violenza contro le donne e contro i minori;
  • rispondere alle istanze provenienti dalla società civile che necessita di risposte concrete di fronte al disagio provocato da quotidiani episodi di maltrattamento e di violenza nelle sue varie forme: fisica, psicologica, sessuale o economica;
  • prevenire le diverse violenze in ambito familiare con attività educative e di sensibilizzazione e con incontri formativi rivolti a diversi interlocutori.

L’Associazione intende promuovere delle strategie finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza nei confronti delle donne e dei minori che si traducano in servizi specifici.

L’Associazione attua una serie di attività per il perseguimento dei fini su indicati quali:

  • colloqui di accoglienza e orientamento;
  • prima consulenza legale e prima consulenza psicologica;
  • possibilità di intervenire concretamente con misure di protezione immediata ricercando una sistemazione di emergenza protetta sul territorio;
  • collaborazione con le Forze dell’Ordine;
  • collaborazione con i Pronto Soccorso;
  • scambio di informazioni, dati statistici, e buone pratiche;
  • valorizzazione di un approccio multidisciplinare e interistituzionale, in particolare ai fini della prevenzione;
  • attivazione di “reti” formali e informali di coordinamento e procedure di collaborazione con le istituzioni pubbliche e private che operano sul territorio per il contrasto alla violenza.

A supporto delle attività qui indicate e con la finalità di promuovere la cultura del rispetto nei confronti dei soggetti più deboli, e, in generale dell’”altro a sé”, l’Associazione potrà prevedere incontri seminariali nazionali ed internazionali, corsi di formazione e in-formazione anche in collaborazione con enti e altre organizzazioni che condividono la missione dell’Associazione stessa.

Servizi offerti

Accoglienza

  • Il primo ascolto è telefonico; la linea telefonica è attiva 24h/24 e durante i giorni di apertura delle sedi operative.
  • Il primo colloquio con la volontaria (specificamente formata all’ascolto, all’accoglienza e al primo orientamento) non ha lo scopo di dare alla donna consigli standard, ma di dare la possibilità di essere sostenuta affinché possa prendere le decisioni più opportune per sé, valorizzando le proprie risorse personali e quelle esterne su cui può contare.
  • Viene offerto alle donne uno spazio protetto e non giudicante, dove possono trovare ascolto, informazioni, sostegno e confronto.
  • Il servizio di accoglienza è attivato esclusivamente per le donne che richiedono aiuto, informazione e protezione.
  • Durante il colloquio la volontaria dimostra massima disponibilità nei confronti della donna, rispettandone i tempi e i modi e non forzando le sue scelte e decisioni; non giudica e la fa sentire a proprio agio in un luogo protetto e sicuro, insomma come una parte di mondo in cui poter portare le proprie preoccupazioni e il proprio dolore.
  • Durante il colloquio la donna viene resa edotta sulle norme sulla privacy.
  • Per ogni donna che viene accolta per la prima volta, è prevista la compilazione, da parte della volontaria, di una scheda contenente dati e caratteristiche relative alla donna e alla sua storia. Tale scheda non è pubblica e garantisce riservatezza alle donne che i rivolgono al Centro Artemisia Gentileschi.

Consulenza psicologica

  • La consulenza psicologica ha lo scopo di accogliere la donna nei suoi bisogni immediati, aiutarla a definire il problema promuovendo in lei la consapevolezza della situazione di maltrattamento e sostenerla affinché possa intraprendere un percorso di uscita dalla violenza stimolando le sue risorse personali.
  • Nelle situazioni in cui è necessaria la messa in sicurezza, la funzione dello psicologo è quella di sostenere la donna nella sua richiesta, informandola sulle regole e caratteristiche della casa rifugio affinché possa affrontare l’esperienza con efficacia.
  • Negli anni si è costruita una importante collaborazione con il punto di pronto intervento dell’ospedale di Albenga in cui sono stati definiti accordi tra il personale sanitario e lo sportello per la consulenza psicologica nell’emergenza e nell’urgenza finalizzata alla stabilizzazione dei sintomi e individuazione di nuove strategie per far fronte alla situazione di violenza.
  • Anche con le forze dell’ordine si è stabilito un accordo per cui la consulenza psicologica può essere richiesta per sostenere la donna nella denuncia o nella stesura del verbale informativo richiesto dalla procura.
  • Significative le esperienze di collaborazione e di richiesta di consulenza psicologica con i servizi socio-sanitari del territorio.

Consulenza legale

Le donne che si rivolgono al Centro Artemisia Gentileschi sono spesso donne che chiedono informazioni riguardo ai propri diritti e a cosa potrebbe accadere a seguito di una querela/denuncia e quale sarà l´iter procedurale.

La non conoscenza dei propri diritti, di quali saranno le conseguenze civile e o penali per l’autore della violenza/disagio, la presenza di figli minori e le sempre più diffuse difficoltà economiche, fanno sì che la donna si trovi in serie difficoltà nell´intraprendere il percorso giudiziario di uscita dalla violenza.

Il ruolo del legale sta proprio nell´informare ed orientare la donna e accompagnarla in questo percorso, fornendole informazioni e aiuto per l´accesso al gratuito patrocinio, in tutte le fasi del processo penale e civile, di cui all´articolo 2, comma 1, della legge 119 del 2013.
Le avvocate sono iscritte all´albo del gratuito patrocinio.

Obiettivi

  • elaborazione di un percorso individuale per la fuoruscita dalla violenza;
  • orientamento al lavoro, per una riabilitazione socio-lavorativa;
  • orientamento all’autonomia abitativa;
  • organizzazione di gruppi di auto-mutuo aiuto.

Il team

  • Il TEAM professionale è tutto al femminile, ed è composto da operatrici, psicologhe, psicoterapeute, avvocate, ciascuna formata specificamente per l’accoglienza, l’ascolto e il sostegno delle donne in situazioni di difficoltà. Ognuna di queste figure collabora per la buona riuscita dei servizi offerti e svolti e si impegna a costanti aggiornamento e formazione.
    Viene garantito l´anonimato e il diritto alla riservatezza.
  • Il team svolge le proprie attività in rete con le realtà istituzionali territoriali, anche in virtù di protocolli sottoscritti o che si impegna a sottoscrivere.
  • Si coordina con altri Centri Antiviolenza e servizi Provinciali, Regionali e Nazionali impegnati nel contrasto alla violenza di genere e con le case rifugio.

Divieti

  • Al C.A.V. è fatto esplicito divieto di applicare le tecniche di mediazione familiare e/o conciliazione, ivi compreso l’invio ad altri servizi che le applicano, nel rispetto dell’art. 48 della Convenzione di Istanbul.
  • Non è consentito in alcun caso l’accesso ai locali del Centro agli autori della violenza e/o maltrattanti.

Risorse economiche

Il CENTRO ARTEMISIA GENTILESCHI trae le risorse economiche per il proprio funzionamento e per lo svolgimento delle attività da:

  1. Contributi Regionali;
  2. Entrate derivanti da attività come progetti, formazione, attività promozionali e culturali;
  3. donazioni liberali e donazioni derivanti dal 5 per mille;
  4. quote associative;
  5. iniziative proprie per raccolta fondi.

Procedure per assicurare la tutela delle utenti

La tutela della privacy è attuata secondo le modalità di legge; vengono garantiti anonimato e riservatezza.

L’avvio di azioni, che riguardano la donna, hanno inizio solo dopo il suo consenso, nel rispetto dell’autodeterminazione della donna.

Orari

Lunedì15.00 – 17.30
Martedì09.30 – 12.00
Mercoledì17.00 – 19.00
Giovedì15.30 – 18.00
Venerdì16.30 – 19.00